Montella
Commento alla gara che ho scritto per la testata giornalistica Squer.
Come a Catania 15 giorni fa, la Fiorentina oggi butta una gara in trasferta dopo averla controllata per tutto il primo tempo.
Confermato il nuovo modulo 4/3/3 di Montella, che per 57 minuti mette in scena una Fiorentina corta, aggressiva, alta, disposta perfettamente in campo. Il gol di Ljajic al 27′è la diretta conseguenza di un’ora di gioco con la Viola padrona del campo, nonostante il palo di Gabbiadini all’inizio del match, su pasticcio in disimpegno dei viola.
Poi al 57′ Cuadrado si fa sorprendere da Morleo finendo costretto al fallo al limite dell’area viola (ammonito, salterà la prossima gara perchè diffidato), e da un calcio piazzato il Bologna riceve la scossa che cambia la gara. Motta pareggia di testa, anticipando il colpevole Tomovic.
A quel punto la Fiorentina sparisce letteralmente dal campo, non riparte più e si dimostra disordinata in difesa. Gli emiliani allora, quasi senza accorgersene, prendono coraggio e si fanno minacciosi in area viola, sotto gli occhi di Montella, che incredibilmente non cambia un uomo fino all’83′.
Ma ormai è troppo tardi, Pioli intanto molto più intelligentemente aveva già utilizzato tutte e 3 le sostituzioni, con Taider che aveva dato ai felsinei le geometrie a centrocampo che nel primo tempo erano mancate, e con Christodoulopoulos vivacità in avanti. E proprio il greco, all’esordio in Serie A, ha regalato i tre punti al Bologna al termine dell’ennesimo pasticcio difensivo viola, targato Pasqual e Savic.
Negli ultimi 5 minuti entrano Larrondo e Toni, ed i viola collezionano due nitide palle goal, la seconda delle quali davvero clamorosa, fallita da Luca Toni.
Allora i viola l’hanno voluta davvero perdere da soli, e stavolta Montella, protagonista in positivo di questa stagione gigliata, finisce giustamente al primo posto nel banco degli imputati per una gestione della gara davvero incomprensibile: i cambi arrivati nei 5 minuti finali, hanno permesso ai viola di creare più in quei pochi minuti che nel resto del secondo tempo. Ed allora perchè non farli prima, se la squadra era nel frattempo scomparsa dal campo?
Tra i singoli molto bene Ljajic per 60 minuti, male Savic ed Aquilani, ed un Cuadrado in versione “tutto fumo e niente arrosto”: i soliti tanti dribbling, ma sotto porta un disastro completo. In particolare un goal fallito a porta vuota a 30 centimetri da Curci, all’inizio del primo tempo, grida allo scandalo.
Bene il Bologna per reazione di nervi e tenuta fisica, con le due facce di Diamanti che rispecchiano perfettamente le due diversissime prestazioni degli emiliani offerte nei due tempi di gioco, anche se oggi è più il crollo della Fiorentina che i meriti del Bologna, a rivelarsi decisivo per il concretizzarsi del risultato finale.
Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento!
