Sono arrivata allo stadio Artemio Franchi con lo stesso spirito di dieci anni fa, alle 13 sotto la Curva Fiesole i tifosi erano già tantissimi (record di presenze stagionali al Franchi proprio questo pomeriggio, dove eravamo quasi in 35 mila).
Tutti con il sorriso sulle labbra, chi mangiava un panino, chi beveva qualcosa, ma tutti quanti in trepida attesa per il grande match.
Arriva l’ora di entrare in Fiesole, il cuore mi batte a mille, in fin dei conti è un pò di tempo che non faccio ritorno in questa magnifica curva!!!!!!.
Entro, alzo gli occhi al cielo, mi vengono i brividi ed ecco che mi tornano in mente gli anni passati in questa spendida compagnia: gli anni di Baggio , Batistuta, Rui Costa.
Inizia la partita e purtroppo mi accorgo che la Fiesole non è più quella di una volta. Non si canta e non si incita più come allora , si sente la mancanza del Cav, Gruppo Storico.
Mi rendo conto che le uniche emozioni ce le regala il colore delle maglie e l’adrenalina di vedere i nemici di sempre affrontarci (la Juventus), ma noi ci sentiamo demotivati. Ci manca la voglia di gridare e di cantare.
Una speranza lunga 90 minuti, che possa arrivare questa gioia immensa, invece al fischio finale di Fiorentina-Juventus, quell’urlo rimane strozzato in gola!!!.
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