E’ terminato da pochi giorni il calciomercato italiano più povero degli ultimi 20 anni. Tutte le squadre italiane hanno gestito con molta parsimonia le proprie finanze, ed in molti casi si è chiuso addirittura in forte attivo, anche nel caso di top club.
Si è cercato di valorizzare al massimo le risorse a disposizione per rivenderle sul mercato estero, dove la nuova figura dello sceicco arabo nel calcio sembra poter regnare incontrastata in mezzo alla crisi economica globale! Il tutto ha provocato un epilogo che ha reso molto più equilibrato il nostro Campionato, con una compagine, la Juventus, che ha enormemente ampliato il distacco tecnico dalle rivali nella lotta al titolo (il Milan soprattutto si è indebolito moltissimo), ma che allo stesso tempo non riuscendo a centrare l’acquisto di nessun top player, rischia di non potere raggiungere grossi traguardi in campo internazionale.
Noi possiamo provare a stilare una griglia di partenza delle 20 squadre di Serie A. In prima fila mettiamo appunto la Juve, staccatissime ma molto vicine tra loro almeno 4-6 squadre. Dovendo però fare un pronostico metteremmo dopo la Juventus, l’Inter, se ritrova un po’ di equilibrio nei risultati, poi il Napoli, perchè ha cambiato pochissimo rispetto allo scorso anno ed ha lo stesso allenatore e quindi lo stesso gioco rodato da tanto tempo, senza la necessità di dover effettuare esperimenti o prove particolari. Poi la Roma, squadra di qualità e con un maestro come Zeman alla sua guida, seppur piena zeppa di giocatori giovanissimi, quindi forse non pronta da subito, poi il Milan del ritrovato bomber Pazzini, e la Lazio, sulla carta più debole delle altre big, ma che può sfruttare anch’essa il fatto di aver cambiato pochissimo, e la vena realizzativa del sempre verde Miroslav Klose.
Dopo le solite 6, c’è la Fiorentina, che se fosse riuscita a prendere anche una grande prima punta, sarebbe potuta essere davvero la prima, seppur sempre molto staccata, anti-Juve. Così invece i 18 acquisti effettuati con grande oculatezza (bilancio in attivo comunque!) dal direttore sportivo Pradè, rischiano di esser rovinati dalla mancanza di un giocatore capace di trasformare in goal il lavoro del centrocampo ultra-tecnico dei viola. Il rischio della dipendenza al 100% da Jovetic diventa quindi enorme.
Una conferma rispetto allo scorso anno potrebbe venire dal Catania, che ha cambiato allenatore ma pochissimi calciatori. Il Genoa invece, come al solito, pur prendendo diversi giocatori interessanti, ha rivoluzionato tutto per la millesima volta. Mentre in coda il Pescara, che ha perso Zeman e tutti i gioiellini che aveva in prestito e che gli hanno regalato la promozione lo scorso anno, sembra essere Weiss (ex Manchester City) e poco altro. Gli abruzzesi si riveleranno la squadra cuscinetto della Serie A?
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