Ultime notizie
Home » Editoriali » Commento sul mercato della Fiorentina: speso tanto, buoni acquisti ma Papu Gomez mi è rimasto qui

Commento sul mercato della Fiorentina: speso tanto, buoni acquisti ma Papu Gomez mi è rimasto qui

Pradè

Daniele Pradè

Altro che Della Valle rinunciatari: con un monte ingaggi da 60 milioni di euro, una rosa di circa 30 giocatori ed un passivo nel calciomercato di 20 milioni e mezzo di euro, i proprietari della Fiorentina sono tornati ad investire pesantemente sul giglio viola.

40 miliardi con questa crisi, dove in Italia anche squadre come Milan ed Inter puntano tutto sui parametri 0 ed i prestiti: la scelta della Fiorentina è stata coraggiosa ed ha regalato a Montella una squadra completa in ogni reparto, nonostante il nuovo forfait di Pepito Rossi.

Partendo quindi da un mercato molto buono della Fiorentina, segnaliamo solamente 3 cose che potevano esser fatte meglio.

La prima e la più importante è che forse per il ruolo di vice Pepito, visto il ginocchio molto fragile e soggetto ad infortuni del giocatore, si poteva puntare su un atleta forte ma continuo, senza incidenti o guai fisici alle spalle come Papu Gomez, che desiderava solo scappare dall’Ucraina, e che per questo l’ultimo giorno di mercato ha accettato perfino l’Atalanta, con tutto il rispetto per la società bergamasca. Marin è straordinario, ma viene da 2 anni di infortuni continui, e la scelta di puntare come alternativa ad un infortunato su un altro giocatore così fragile, lascia un pochino stupiti.

Il secondo difetto è non esser riusciti stavolta a piazzare giocatori fuori dai programmi viola e con ingaggi robusti, come El Hamdaoui e Iakovenko. Nessuno li ha cercati, è vero, ma Pradè era considerato un mago anche delle cessioni.

Il terzo è il discorso sul centrocampo: 9 giocatori di ottimo valore, ma manca un incontrista vero, come potevano essere, con caratteristiche diverse tra loro, Stambouli (su cui la Fiorentina ha perso troppo tempo prima che arrivasse il Tottenham) e Fernando (che non hanno voluto cedere in nessun modo dall’Ucraina). Badelj ha quei muscoli e quella fisicità che servivano, è un regista, non un incontrista, e magari è un pochino lento per il calcio italiano. Le sue qualità non si discutono, ma per caratteristiche ci vorrà un pochino per ambientarsi.

Detto questo il mercato viola è da 7 pienissimo, con alternative in ogni ruolo che giocherebbero titolari in molte squadre di Serie A.

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento!

Inserisci un commento