Molti tifosi della Fiorentina sono rimasti colpiti dalla posizione della Viola nella scissione esistente in Serie A in tema di suddivisione dei diritti tv. I viola sono con Juventus, Milan, Inter, Napoli e Roma. In quest’articolo cercherò di spiegare il perchè di questa apparente illogicità.
In breve l’articolo 19 del documento firmato da tutte le medio-piccole e dalla Lazio dice che nella suddivisione dei diritti tv deve essere aumentata del 10% la parte da distribuire in parti uguali, a danno di quella proporzionata ai bacini d’utenza. Situazione che svantaggerebbe economicamente appunto Juventus, Milan, Inter, Napoli e Roma. E per la Fiorentina? Non ho i calcoli al centesimo disponibili, ma pressapoco la situazione rimarrebbe uguale, nel senso che da una maggiore percentuale di suddivisione della torta in parti uguali la Viola ci guadagnerebbe, ma se quel 10% lo andrebbero a prendere, come stabilito, ai bacini d’utenza il vantaggio si azzererebbe. Ed è proprio sul discorso bacini d’utenza che la Viola sta dalla parte delle big, e non di certo per il resto del documento delle medio piccole.
Il perchè è semplice da spiegare: la Fiorentina è la squadra di una città relativamente piccola come Firenze ma che vanta una tifoseria che in Italia è la sesta/settima. Città più grandi come Palermo, Genova, Torino (per i granata), Bologna (con pochissimi abitanti in più di Firenze) hanno molti meno tifosi della Fiorentina e la stessa Lazio, secondo le ultime statistiche sarebbe stata raggiunta, se non leggermente superata, dai sostenitori della squadra viola. Attualmente la parte di diritti tv suddivisa per bacino d’utenza (che rappresenta il 30% del totale) tiene conto per il 25% dei tifosi reali delle squadre, appunto in base a queste statistiche aggiornate periodicamente, e per il 5% della grandezza delle città. Questo 5% è quanto di più ingiusto ci sia, perchè ad esempio nelle città con 2 squadre si assegnano ad ognuna di esse il doppio dei tifosi. Un esempio? Roma ha 3 milioni di abitanti e non potendosi scindere precisamente in romanisti e laziali i calcoli vengono fatti come se ci fossero 3 milioni di romanisti e 3 milioni di laziali, ma è ovvio che i cittadini di Roma non tifino contemporaneamente per le 2 squadre capitoline. Ora nella forma mentis della riforma oltre a a sparire un 10% di suddivisione dei soldi dal numero effettivo dei sostenitori delle singole squadre, si mira in futuro anche ad allargare la parte dei tifosi da valutare in base alla grandezza delle città a danno sempre di quella calcolata sui tifosi reali, con il risultato che squadre che ora prendono meno della Fiorentina, come Genoa, Sampdoria, Palermo, Torino, Bologna ecc. ecc. potrebbero arrivare ad avere gli stessi soldi della Fiorentina, e questo ai viola, correttamente dal loro punto di vista, non va giù.
La Fiorentina insomma non vuole che si dia maggiore peso alle dimensioni delle città di appartenenza, perchè tale criterio non rispecchia i valori reali in campo ed avvantaggia troppo le città che ospitano 2 squadre di Serie A, raddoppiandogli in media i tifosi potenziali senza motivo. Ora siete in grado di capire anche perchè Lotito stia con le medio-piccole: non è diventato di colpo il San Francesco del Mondo del calcio, ma semplicemente ci vede dei vantaggi futuri molto importanti a livello economico.
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