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Fiorentina–Inter 4-1: i viola dominano per 90 minuti

Ljajic Fiorentina

Ljajic

Il racconto ed il commento di una partita dominata dall’inizio alla fine, che ho scritto per la testata giornalistica Squer

La Fiorentina celebra il ritorno di Diego Della Valle allo stadio Artemio Franchi dopo 3 anni dall’ultima volta (non veniva a Firenze dal match col Bayern Monaco in Champions League), con una prestazione maiuscola che lascia spazio a poche interpretazioni.

Viola padroni del campo (con un 3/5/2 elastico che diventa spesso un 4/3/3, con l’avanzamento di Cuadrado e l’arretramento di Pasqual con conseguente allargamento a destra in difesa di Tomovic) fin dai primissimi minuti e che collezionano subito diverse palle goal, fino alla rete di testa di Ljajic al 13′. Venti minuti più tardi è Jovetic, con un grandissimo tiro da fuori area finito sotto l’incrocio dei pali a raddoppiare, dimostrando di star recuperando la forma migliore.

Nella ripresa sono ancora Jo Jo (azione viziata da un fallo di mano di Pizarro) ed il Kakà di Belgrado a fissare il risultato sul 4-0, fino al lampo di orgoglio nel finale di Cassano, che sigla la rete della bandiera con un tiro da oltre 30 metri, che beffa Viviano, nell’unico tiro in porta dei nerazzurri in tutta la gara.

I numeri della partita alla fine sono quanto di più esplicativo ci possa essere: ben oltre il 60% di possesso palla per i viola, 11 occasioni da goal contro 1 (il goal appunto) e quasi 700 passaggi andati a buon fine da parte dei viola nel corso dei 90 minuti.

Partita dunque dominata dall’inizio alla fine e noi in questa sede ci permettiamo solo di sottolineare un giocatore per reparto nella Fiorentina. Gonzalo Rodriguez tornato ai livelli del girone d’andata, cioè insuperabile per gli attaccanti avversari, Aquilani centrocampista completissimo, sia dal punto di vista tecnico che fisico, e bravissimo in entrambe le fasi, ed Adem Ljajic in avanti, oggi vivace come spesso gli succede, ma anche freddo sotto porta e prodigioso perfino nei recuperi difensivi.

Poco o niente nell’Inter (Stramaccioni in palese difficoltà ha provato in più occasioni a cambiare modulo durante la gara), dove Cambiasso che viene inquadrato mentre allarga le braccia diverse volte nel corso della partita, testimonia lo strapotere gigliato di questa sera, reso meno umiliante solo dalla grande prestazione di Handanovic, l’unico insieme a Cassano a prendere la sufficienza nei nerazzurri quest’oggi.

La classifica ora dietro a Juventus e Napoli è davvero cortissima, e può ancora succedere di tutto per le posizioni europee.

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