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Fiorentina – Roma 0-1: un tempo per parte, giallorossi più cinici

Ljajic Roma

Ljajic

Non una bellissima partita ma il cui risultato finale dimostra ancora una volta  che l’unico neo della Roma di quest’anno sta nel fatto che gli è capitato di giocare contro la Juventus dei record, se non in qualsiasi altra stagione probabilmente avrebbe vinto lo scudetto con tutti questi punti guadagnati.

Primo tempo gradevole per merito soprattutto della Roma che gioca meglio della Fiorentina e colpisce alla terza corsa occasione con Nainggolan su splendida azione di Ljajic. L’unica reazione della Fiorentina è in un’azione di Ilicic.

La ripresa è completamente diversa…..attacca solo la Fiorentina e la Roma non è praticamente mai pericolosa nemmeno in contropiede. Il muro difensivo dei giallorossi però è efficace, tanto che i viola vanno vicini al pari solo su tiri da fuori o sugli sviluppi di un calcio piazzato (Savic fallisce un’occasione clamorosa). Alla fine però per le azioni create e la mole di gioco sviluppata nell’arco dei 90 minuti, il pari avrebbe forse fotografato meglio la partita.

Nella Roma da sottolineare un grande Ljajic, un’ottima solidità difensiva nonostante l’assenza di Benatia ed una grande impronta di squadra targata Rudi Garcia (ad oggi 24 punti in più dello scorso anno, con i record di vittorie totali ed esterne superato a 4 giornate dal termine).

Al di la della grande forza degli avversari, la Fiorentina compie un grosso passo indietro rispetto alla giornata di Campionato precedente, con i tre tenori di centrocampo (Pizarro, Borja Valero ed Aquilani) fenomenali una settimana fa ed anonimi ieri sera. Cuadrado schierato fuori ruolo, un Ilicic di nuovo guardabile, un altro errore di Tomovic (sul goal subito) ed i cambi troppo ritardati. Ora diventa dura difendere anche il 4′ posto dall’Inter (a Bologna mancherà pure Matri squalificato, oltre che Pepito Rossi e Mario Gomez), mentre tra 2 settimane in finale di Coppa Italia col Napoli non ci sarà nemmeno Cuadrado. Viola davvero sfortunati.

Chiosa sull’arbitraggio di Mazzoleni, che l’anno scorso con gli errori compiuti in Fiorentina-Roma aveva regalato la qualificazione alla Champions League al Milan: l’arbitro lombardo stavolta non sbaglia sulle decisioni più importanti (i tocchi col braccio di Totti e Toloi sono involontari e quindi non da rigore), ma si conferma ancora una volta uno degli arbitri con meno personalità della Serie A, compiendo errori elementari in mezzo al campo, a cominciare dalle distanze delle barriere sui calci di punizione, spesso posizionate a 5-6 metri dal punto di tiro.

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