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Fiorentina-Sassuolo 1-3: il commento ad una disfatta sia tecnica che tattica

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Ieri sera abbiamo assistito ad una delle prestazioni peggiori della Fiorentina di questo Campionato, già di per sé tutt’altro che eccelso.

Fermo restando che anche stavolta siamo stati spreconi sotto porta (tante occasioni da goal fallite, specie da Chiesa) e sfortunati (altro legno colpito, stavolta da Pezzella), De Zerbi ha dato una vera e propria lezione di calcio a Iachini (a cominciare dalla gestione del turnover in un torneo con tante gare in così pochi giorni).

Purtroppo nella compagine gigliata, costretta appunto a giocare ogni 3-4 giorni per il post lockdown, è per assurdo il giocatore nettamente più anziano di un team giovane a predicare nel deserto (Ribery, 37 anni), stavolta abbandonato anche da un bruttissimo ed irriconoscibile Castrovilli (forse stanco per i troppi impegni ravvicinati, dopo il lungo stop, e responsabile da solo di ben 2 dei 3 goal subiti).

La regia di Pulgar è sempre scadente, mentre Chiesa ormai si può affermare con certezza che non è più lui (è involutissimo rispetto alle stagioni precedenti). Sono stato io il primo a difenderlo sempre perché costretto quest’anno a giocare spessissimo spalle alla porta (che non è assolutamente nelle sue caratteristiche), da punta centrale, sia con Montella che con Iachini, ma anche quando viene spostato sulla fascia, dove una volta diventava devastante, oggi sembra un pulcino spelacchiato.

In conclusione di questa breve analisi mi permetto immodestamente di consigliare a Iachini di schierare un centravanti di ruolo (Cutrone non è Batistuta, ma rappresenta comunque per caratteristiche un uomo d’area, allora perché metterlo titolare contro la Lazio dove giochi di ripartenza e posizionarlo in panchina invece contro Brescia e Sassuolo, gare in cui devi imporre il tuo gioco ed attaccare?) ed a domandare alla dirigenza come mai abbiano deciso di “perdere” con tanta facilità sia Simeone che Muriel.

Conosco già le critiche che riceverò da chi leggerà questa mia domanda. Su Simeone mi verrà detto che veniva da una stagione sbagliata, nella quale aveva fallito anche delle reti facili, ma io rispondo che un giovane che fa 14 goal senza nemmeno un rigore al primo Campionato in viola, non si può buttar via per un’annata andata male.

Su Muriel invece mi direte che non c’erano i tempi tecnici per il riscatto visto il cambio di Società, ma io rispondo nuovamente affermando che sul caso si sono già esposti degli avvocati sportivi: Pradè poteva ottenere una deroga per iniziare a lavorare per la Fiorentina, anche ufficialmente, in precedenza rispetto al 1 luglio e riscattare quindi il giocatore oggi all’Atalanta.

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