Tornano sul nostro sito Internet i Poli Opposti, cioè 2 modi diversi di vivere ed interpretare il mondo Fiorentina personificati da Giancarlo Sali e Simone Borri.
Ecco la prima domanda sulla nuova stagione che abbiamo loro posto, e le risposte ricevute in proposito.
Sette punti in sette partite, dieci gol fatti e dieci subiti. Quali sono le reali prospettive della Fiorentina di quest’anno?
Giancarlo: “Dissi il 31 Agosto, e lo confermo, che secondo la mia modesta opinione arriveremo a maggio 8′ in classifica. Le 6 big (Juventus, Napoli, Inter, Roma, Milan e Lazio) ed il Torino ci sono superiori. L’Atalanta è alla pari nostra, ma ha le coppe e perderà quindi dei punti per le fatiche internazionali, mentre dalla Samp in poi secondo me hanno qualcosa in meno rispetto a noi. Ovvio che essendo la Fiorentina una squadra nuova e con tantissimi giovani, all’inizio faticheremo più che nel girone di ritorno, quando certi meccanismi tattici e non solo saranno stati immagazzinati maggiormente.
Diciamo che arriveremo nella parte sinistra della classifica, anche se probabilmente non in zone europee. Poi si sa, se hai una squadra da 8′ posto puoi pure finire con un pizzico di fortuna 6′ o 7′, o con la sorte avversa 9′ o 10′”.
Simone: “Diciamo subito una cosa: la concomitanza con lo splendido momento delle ragazze della Fiorentina Women’s non aiuta i loro colleghi maschi. Né li aiuta il clima di oggettiva stanchezza che si avverte in città al quindicesimo anno di una proprietà e di una gestione che avevano promesso molto ed alla prova dei fatti mantenuto assai poco.
Probabilmente anche se fossero arrivati giocatori dal profilo più entusiasmante – non ce ne vogliano Biraghi & compagni –, questa Fiorentina Men’s non attirerebbe troppe simpatie comunque in questa stagione.
E’ un dato di fatto che i punti in classifica, il rapporto gol fatti – gol subiti, la difficoltà di fare gioco e soprattutto quella di tradurlo in gol destino preoccupazione. I tifosi più vecchi hanno sicuramente memoria di altre stagioni partite in questo modo (o in modi anche migliori, per la verità) e finite in “tragedia sportiva”, o quasi.
Senza andare troppo indietro, risalendo a quel 2001-2002 che tutti ricordano, anche i più giovani, eravamo a girare intorno a discorsi del genere con una squadra dalle prospettive abbastanza simili, aggrappati anche allora ad un attaccante di nome Chiesa (che poi venne subito a mancare lasciando la Fiorentina nei guai, siano fatti i debiti scongiuri).
Sarà un’annata a mio parere interminabile, deprimente e, speriamo, che non diventi anche qualcosa di peggio. Un’annata che avrà un senso se realmente rappresenterà la transizione verso qualcos’altro. Per capirsi, una Proprietà più motivata rispetto a quella attuale, qualunque essa sia. Altrimenti, il salto indietro sarà fatale e letale. Nemmeno nei tardi Anni Settanta ricordo un buio e una mancanza di prospettive così disarmante. Ugolini & C. ci mettevano il cuore, questi di adesso neanche quello”.
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