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Calcio – Serie A: la storia delle grandi squadre e degli arbitraggi

Passano gli anni, le polemiche, i processi e via discorrendo, ma nulla cambia nella legge più vecchia del calcio: la “sudditanza psicologica” degli arbitri italiani regna sempre sovrana.

Oggi ne abbiamo avuto un’altra dimostrazione.

A Torino la partita è completamente falsata….. il Cesena sembra poter approfittare delle tantissime assenze tra le fila bianconere, ma dopo essere passato in vantaggio, la partita viene presa in mano dall’arbitro Romeo che regala un rigore agli juventini, ammonendo Pellegrino.

Per la cronaca il rigore è trasformato dall’eterno Del Piero.

Anche l’ammonizione a Pellegrino si rivelerà decisiva, perché poco dopo il giocatore della squadra romagnola, ne rimedierà un altro (stavolta giustissimo), costringendo il Cesena a giocatore oltre metà della partita in inferiorità numerica.

La Juventus segnerà altri due goal, con Quagliarella e Iaquinta, e tutti a casa.

Ora che la squadra bianconera sia tartassata da infortuni in questa prima parte della stagione, in maniera a dir poco clamorosa, è indubbio, che però questa sfortuna sia ripagata altrettanto con continui errori arbitrali a favore, è una verità altrettanto indiscutibile!

Ieri intanto, il rigore del pareggio dell’Inter contro il Brescia, era stato quantomeno imbarazzante, e non sarebbe stato mai concesso a parti invertite.

Quest’ultima frase ci riporta al tema centrale dell’articolo, le grandi squadre continuano a ricevere trattamenti arbitrali differenti rispetto alle medio-piccole!

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