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Calcio – Un uomo un perchè: Pierluigi Casiraghi

Lungi da me il voler offendere le persone, ma il sale ed il pepe dei miei articoli sta anche nel polemizzare su alcune  persone, che ai vertici della Federazione Italiana, in questi anni hanno compiuto scelte davvero incomprensibili.
Nel Luglio 2006 si scelse di affidare la guida tecnica della nazionale Under 21 a Pierluigi Casiraghi, uomo per bene, ma quasi senza esperienza come allenatore.
Fu una scelta coraggiosa, dettata si disse, dalla nuova politica della Federazione, che puntava a dare spazio ai giovani, ad una nuova generazione di commissari tecnici (sulla stessa scia, poco dopo fu scelto Donadoni come mister della Nazionale A).
Ed in fondo tale decisione di campo non fu affatto da biasimare.
Quello che però ci lascia perplessi, è l’aver lasciato l’ex calciatore di Lazio e Juventus, nativo di Monza, alla guida dell’Under 21 per 4 anni di fila, dopo risultati costantemente negativi, e che contraddicevano le esperienze di almeno 10 anni precedenti, nei quali tra Cesare Maldini e Claudio Gentile, successi e soddisfazioni si erano sprecati.

Di colpo i nostri giovani sono diventati brocchi, oppure il ricambio genrazionale si è bloccato improvvisamente?
Non credo, eppure un quarto di finale di un Europeo (2008) perso soltanto ai rigori, con una squadra laureatosi in 2 anni sia campione d’Europa che campione del Mondo (la Spagna), è costata la panchina a Roberto Donadoni.

Perchè invece a Casiraghi venne perdonata l’onta di uscire adirittura ai gironi dell’Europeo under 21 del 2007 (situazione più unica che rara per l’Italia), l’eliminazione agli ottavi delle Olimpiadi (raggiunte soltanto grazie ad uno spareggio vinto ai rigori) del 2008 dal Belgio, l’eliminazione in semifinale agli Europei del 2009 per opera della Germania (unico risultato forse accettabile della gestione Casiraghi), fino all’eliminazione alle qualificazioni dei prossimi Europei, dopo una sconfitta agli spareggi (raggiunti tra l’altro già molto rocambolescamente), 3-0 contro la Bielorussia (quando avevamo vinto 2-0 in casa nella gara d’andata)?

In attesa di risposte da parte della FIGC, rimaniamo quantomeno perplessi su una situazione che ce ne ricorda di tante altre simili in Italia, Paese dove si vive di “raccomandazioni”.

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