Editoriale che ho scritto io per la pagina sportiva della testata giornalistica BlogLive (il cui link della versione originale trovate in fondo a quest’articolo).
Si parlava di una Fiorentina spacciata, che oggi doveva affrontare ad ora di pranzo i nerazzurri senza Jovetic, Amauri, Vargas, Montolivo, Gamberini e con Behrami costretto ad uscire dopo 60 minuti, invece è stata la Viola la squadra ad andare più vicina alla vittoria con un rigore sbagliato da Ljajic (davvero un errore grave), un’occasione in avvio di Kharja ed un’altra sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Nastasic, dopo l’episodio del rigore. I gigliati possono vantarsi anche per aver affrontato la ripresa con 4 giocatori Primavera in campo (Acosty, Salifu, Camporese e per l’età ci mettiamo anche Nastasic!). Con lo stipendio di Milito ci pagavi tutta la formazione della Fiorentina della ripresa e ci avanzava sicuramente pure qualcosa.
Delio Rossi ha costruito una partita perfetta, non potendo schierare punte di ruolo, ed ideando un elastico 3/5/2, che in fase difensiva diventava un 5/3/2, ed affidandosi alle ripartenze velocissime di un Cerci in gra forma, e finalmente applaudito anche dai tifosi. Un insolito ruolo di centravanti per l’ex giallorosso, che però è stato in grado di far reparto da solo, assistito sufficientemente da Ljajic. Un Lazzari (si è procurato anche il rigore) rinato, un Behrami lottatore indomito (nonostante non si riesca ad allenare durante la settimana per problemi fisici), ed un terzetto difensivo (Camporese, Natali e Natasic) pressochè perfetto hanno fatto il resto.
E l’Inter? Zero di zero (nonostante tutti gli infortunati avessero recuperato), mai pericoloso nel corso dei 90 minuti, giocate prevedibili, tiri da lontano sbilenchi, e solo tanto possesso palla (alla fine del match in percentuale sarà il 65%).
Ai punti insomma avrebbe meritato qualcosa in più la Fiorentina, che ha giocato col contello tra i denti ed un impegno davvero lodevole (avesse giocato con tale verve per tutto il Campionato con i big della squadra, non avrebbe sicuramente una tale classifica oggi!). La vittoria (che sarebbe sicuramente arrivata contro questa Inter se Delio Rossi avesse potuto schierare almeno un attaccante vero in partita) l’avrebbe portata via forse definitivamente dalla lotta per la salvezza, ma resta comunque un punto importante, considerando che mancavano tutti, e sottolineo tutti, i big della rosa.
Il Genoa intanto non si riprende e ne piglia 4 pure dal Siena (doppietta di Destro, goal di Brienza, Giorgi ed autorete di Del Grosso): ora si trova ad un solo punto dal Lecce, che dopo aver battuto la Roma ed espugnato Catania, coglie un risultato positivo anche a Roma contro la Lazio, dove i biancocelesti, privi anch’essi di tanti titolari, riescono a passare in vantaggio ad otto minuti dalla fine con Matuzalem, ma al 91′ il neo entrato Bojinov regala il pari ai salentini.
Da qui alla fine comunque almeno 8 squadre (racchiuse in soli 6 punti) continueranno a rischiare in coda, dando ormai per scontate le retrocessioni di Cesena e Novara.
Tratto dall’originale: Lotta salvezza: il Lecce non molla, Genoa in caduta libera, una Fiorentina senza big mette paura all’Inter
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