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Fiorentina-Torino 2-2: finisce il Campionato con tanti messaggi per il futuro

Cerci

Alessio Cerci

Un 2-2 che manda il Parma in Europa League e sancisce la professionalità della Fiorentina, che seppur di molto superiore tecnicamente ad un Torino per giunta senza Immobile, non ha regalato la partita come a fine Campionato in Italia si è soliti fare.

Primo tempo in mano ai viola che però sembrano voler più tenere la palla che concludere, poi all’inizio della ripresa il rigore per fallo di Vives su Cuadrado, permette a Giuseppe Rossi di mandare un ulteriore segnale a Cesare Prandelli.

A quel punto i viola sembrano voler pensare alle vacanze (Montella toglie Giuseppe Rossi) e badano solo a non prenderle, mentre con un’azione personale Cerci, dopo un errore in disimpegno di Pizarro (uno dei tanti di questo Campionato purtroppo), regala al neo entrato Larrondo la palla dell’1-1. Montella inserisce Rebic a distanza di tanti mesi. Torino tutto avanti ma in maniera scriteriata, così in contropiede, dopo aver portato palla per quasi 80 metri, Cuadrado offre allo stesso Rebic un pallone che è impossibile sbagliare: 2-1 per la Fiorentina.

La partita ed il discorso qualificazione all’Europa League sembrano chiusi, anche perchè Cuadrado ogni volta che parte in contropiede, sembra essere in grado fare goal da solo contro tutta la difesa granata. Ma la punizione di Kurtic ed un Montella che “stranamente” toglie proprio l’unico uomo ancora in grado di far male ai granata (Cuadrado), sostituendolo con l’anonimo Bakic (a quel punto avrebbe meritato maggiormente la passerella Ambrosini che lascerà la Fiorentina a giorni), ridanno vigore ai granata, con la coppia d’attacco più che inusuale Joaquin-Rebic del finale di gara che sembra essere un messaggio chiaro al Torino.

E così dopo pochi minuti (al 92′) Roncaglia (anche domenica ha dimostrato di non essere affatto inferiore a Tomovic, anzi, ma poi allo stesso tempo di lasciarsi andare a distrazioni come quella del rigore imperdonabili) commette un fallo inutile quanto netto su Barreto e tutto sembra poter finire con l’epilogo più scontato: la parata del portiere di riserva Rosati su Cerci e le lacrime seguenti dell’ex viola invece, regalano al Parma la qualificazione all’Europa League (ma senza la licenza Uefa degli emiliani, il Torino potrebbe essere ripescato).

Come commentare questo finale di stagione? Sottolineando come Hegazy (speriamo che dopo 2 anni d’infortuni, l’anno prossimo possa finalmente risultare disponibile) sia stato monumentale, tranne nell’azione del primo goal del Toro, dove un Cerci incontenibile ha saltato facilmente tutti come birilli, compreso lui, che Pizarro resta utilissimo, ma ha bisogno di un’alternativa di pari valore per la prossima stagione (le palle perse nell’incaponirsi a dribblare cominciano a diventare troppe, perchè la corsa per via dell’età non è più quella di una volta), e che Cuadrado è un giocatore che vale da solo una squadra: capisco le sirene delle Big, ma se un sacrificio deve essere fatto per l’anno prossimo, secondo me sta nel trattenere proprio lui!

Il Torino, insieme alla Viola la squadra più massacrata dagli arbitri in questa stagione, esce comunque a testa alta da un Campionato dove senza qualche ingenuità sarebbe comunque andato in Europa. E la stessa grande stagione di Cerci ed Immobile non può essere intaccata da due errori nelle ultime due gare (il rigore e l’espulsione), seppur rivelatisi decisivi.

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