Kalinic
Partita bellissima, che rispecchia assolutamente le grandi attese della vigilia, quella andata in scena oggi pomeriggio tra Napoli e Fiorentina in un San Paolo infuocato, con un pubblico che ha tifato per i propri giocatori e fischiato gli avversari per tutti e 90 i minuti di gioco.
Usciamo sconfitti, ma a testa alta: primo tempo meglio noi, secondo tempo meglio loro, ma non abbiamo mai mollato e meritavamo il pareggio. Peccato per le 2 ingenuità individuali di Tomovic ed Ilicic (quest’ultimo che però aveva fatto poco prima una giocata straordinaria sul goal di Kalinic) e per quelle 2 mancanze in rosa (un difensore ed un esterno esterno alternativo a Kuba, Tomovic in entrambi i ruoli non è all’altezza), che depotenziano una squadra che nel complesso resta assolutamente competitiva.
Un punto comunque non cambia nulla, la Fiorentina resta prima in classifica in solitaria, almeno fino a stasera, ma ora in casa con la Roma domenica prossima deve tornare a fare punti.
Giù il cappello di fronte a Paulo Sousa, il gioco ed i ritmi della Fiorentina sono da squadra che vince in Italia ed in Europa, molto bene Vecino, specie nel primo tempo, sta prendendo la forma Kuba, mentre Kalinic si conferma un giocatore straordinario.
Il Napoli non è ancora da scudetto, ma lotterà per la Champions League fino alla fine senza alcun dubbio. Tra gli azzurri spicca l’ennesima prova maginifica di Allan, destinato a diventare senza dubbi uno dei centrocampisti più forti del Mondo.
Chiosa sull’arbitraggio di Banti: temevamo un forte condizionamento, invece il fischietto livornese se la cava piuttosto bene, sbagliando sì qualcosa, ma in maniera equilibrata e mai parziale.
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