Secondo un’anticipazione di SportMediaset che sta trovando conferme nell’ambiente calcistico, sembra proprio che il Napoli lunedì sarà penalizzato di 2 punti in classifica e perderà per 6 mesi sia Grava che, soprattutto, Paolo Cannavaro, che saranno squalificati dalla Disciplinare.
Addirittura sconfessata e raddoppiata la pena rispetto alle richieste del procuratore Palazzi, che, molto stranamente, aveva domandato un solo punto di penalizzazione per la società partenopea, quando la pena minima in questi casi per responsabilità oggettiva prevede appunto 2 punti di handicap. D’altronde non è la prima volta che Palazzi si mostra particolarmente “buono” nelle sue richieste, con gli organi giudiziari spiazzati per primi di fronte alle richieste da lui avanzate (era successo ad esempio anche con Antonio Conte).
Il Napoli dal canto suo, dopo aver valutato le richieste dell’accusa, confidava che entro il grado di giudizio definitivo del Tnas, tutto si sarebbe risolto con una semplice ammenda.
Cresce quindi di conseguenza l’aria di preoccupazione nell’ambiente partenopeo che, al di là delle dichiarazioni di Behrami: “Saremo più forti anche della penalizzazioni”, vorrebbe evitare assolutamente questo handicap. Se un tale provvedimento venisse confermato, urgerebbe poi anche un intervento sul mercato, per sostituire appunto un titolarissimo come Cannavaro, pilastro della difesa azzurra degli ultimi anni. A tal proposito circola già con forza il nome di Silvestre, ex Catania e Palermo ed attualmente ai margini della rosa dell’Inter.
L’articolo è stato redatto dal sottoscritto per la testata giornalistica Squer.it
http://www.squer.it/of/napoli-nella-bufera-lunedi-arriva-la-penalizzazione-di-2-punti-in-classifica/
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come con Conte?
Palazzi in primo grado ha chiesto 15 mesi “perchè non poteva non sapere”!
E’ la stessa pene che ha chiesto per chi SAPEVA?
Al momento del primo grado del processo sportivo, i giudici (e questa non è una mia opinione ma i fatti certificati da tutti i giornali) si sorpresero tutti per la richiesta di Palazzi (c’erano gli estremi per richiedere la responsabilità diretta di Conte e non quella di omessa denuncia),e per questo non poterono applicare pene molto più severe che, a quel punto e con quell’altro capo d’accusa, sarebbero state difficilmente smontabili o ridotte negli altri gradi di giudizio, come invece è accaduto con la “semplice” omessa denuncia.