Daniele Pradè
Seppur il calciomercato invernale 2022 parta esattamente tra una settimana (il 3 gennaio prossimo), la Fiorentina ha già messo a segno un gran bel colpo assicurandosi le prestazioni di Jonathan Ikoné, campione di Francia col Lilla (visite mediche sostenute lo scorso 23 dicembre).
Ora la domanda che serpeggia tra i tifosi viola è incentrata su quanti nuovi calciatori ancora arriveranno a Gennaio.
Non è un mistero che verrà acquistata una prima punta che possa ogni tanto far rifiatare Vlahovic, oppure giocare con lui in certi frangenti di match. Bene, sia per quanto riguarda questo ruolo che per quello di esterno offensivo la società gigliata si è mossa in ritardo, vista la richiesta esplicita dello scorso luglio di Vincenzo Italiano sulla necessità di acquistare un altro giocatore per il tridente d’attacco, mentre su quello di centravanti la Fiorentina si è fidata troppo, sbagliando, di Kokorin (che comunque per caratteristiche non è un primo attaccante), per il quale ora si cercano acquirenti. Operazione non facile, visto quanto poco il russo abbia giocato negli ultimi anni e l’ingaggio da 1,8 milioni netti che percepisce a Firenze.
Ma torniamo a noi: la compagine gigliata non concluderà, salvo sorprese, con l’acquisto di Ikoné e di un centravanti il proprio calciomercato di riparazione. Procediamo con ordine: le voci su Nzola come vice Vlahovic non sono false, ma la società viola cercherà prima un nome più importante che possa, dopo questi mesi fino all’estate di ambientamento, essere pronto ad ereditare il ruolo di bomber della squadra, al posto di Vlahovic, dalla prossima stagione.
Il problema è che pensare di giocare pochissimo i prossimi mesi (appunto per la concorrenza del calciatore stratosferico proveniente dalla Serbia) spaventa molti giocatori, a cominciare da Borja Mayoral, dato per molto vicino alla Fiorentina soltanto qualche settimana fa.
Ecco che allora si tengono in caldo operazioni minori tampone per il presente: Nzola (nonostante il pessimo rapporto con lo Spezia) favorito su Caicedo. Per il futuro Arthur Cabral resta fortemente sotto osservazione (il centravanti brasiliano del Basilea): Burdisso è su di lui addirittura dalla scorsa estate.
La Fiorentina si guarda intorno anche per il ruolo di terzino (meglio se jolly, cioè capace di giocare su entrambe le fasce). Il nome del brasiliano Joao Lucas rientrerebbe in quest’ottica, ma il ventitreenne di proprietà del Flamengo non arriverebbe a parametro zero, come riportato qualche giorno fa da diversi organi d’informazione.
E il centrocampo? E’ l’unico ruolo ad oggi completo, ma se in uscita ci fosse ad esempio la partenza di Pulgar (che non dispiace affatto ad Italiano, ma che ha il contratto in scadenza nel 2o23), ecco che i viola andrebbero a prendere un mediano o regista che faccia da alternativa a Lucas Torreira. Nome? Il centrocampista serbo, di proprietà del Valencia, Uros Racic.
Anche Benassi è in uscita, mentre la papabile cessione in prestito di Maleh per far si che possa sbocciare definitivamente in un Campionato come il nostro è per ora congelata (chi invece scriveva di cessione a titolo definitivo come pedina per arrivare ad altri calciatori è fuori strada completamente).
Infine la pista Amrabat: pagato intorno ai 20 milioni di euro, il valore del suo cartellino è crollato in quest’anno e mezzo, quindi la Fiorentina da una parte si augura che il marocchino disputi una grande Coppa d’Africa, dall’altra, se non riuscirà a trovare compratori disposti a spendere almeno 15 di quei 20 milioni, si è rassegnata a perderlo in prestito con diritto di riscatto, in modo che in un altro ambiente e sistema di gioco possa comunque tornare il giocatore che aveva impressionato in molti a Verona (tutti danno in pole per lui il Torino, ma non dimentichiamoci che in quel ruolo i granata hanno già gente come Pobega, Mandragora e Lukic).
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