Bagno d’umiltà di Sousa: ‘Ho il bavaglio? A volte serve quando ci crediamo i più bravi di tutti. Ho sbagliato a trasmettere realismo e non passione’

Non sono passate inosservate la parole di Paulo Sousa nell’ultima conferenza stampa della sua avventura nella Fiorentina. Dopo aver ringraziato tutto e tutti, a cominciare dai suoi calciatori, ha espresso 2 concetti molto importanti che potranno trasformare in futuro un bravo allenatore, ma presuntuoso ed ossessivo nelle scelte, in un tecnico di primo piano sotto ogni punto di vista:

1. Volevo sognare e determinate situazioni (mercati insoddisfacenti, ndr) mi hanno portato invece ad essere realista e ad occuparmi solo del campo. La passione da parte mia c’è sempre stata, ma all’esterno ed all’ambiente ho fatto trasparire solo quel mutato realismo, nonostante invece mi impegnassi comunque per fare il massimo con le risorse a disposizione. Mi impegnerò al 100% per non commettere più un errore del genere.
2. E poi con un’onestà intellettuale davvero lodevole alla domanda: ‘Ti hanno messo il bavaglio minacciandoti in Società perchè tu non raccontassi più la verità, come facevi invece una volta in conferenza stampa?”, ha così risposto: “I bavagli servono ai bambini ma a anche a noi adulti, quando ci crediamo ingiustamente i più bravi ed intelligenti del Mondo“.

In bocca al lupo per il tuo futuro Paulo!

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