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I giocatori che hanno fatto la storia della Fiorentina: Roberto Baggio

Roberto Baggio

Roberto Baggio

Dopo l’articolo doverosamente dedicato a Stefano Borgonovo, cliccate sul nome del giocatore per leggerlo, oggi dedichiamo una pagina a Roberto Baggio, per molti tifosi della Fiorentina ancora oggi un traditore, ma di certo uno dei calciatori più forti di tutti i tempi della Viola e di tutta la Serie A.

Con le 205 reti realizzate nella massima serie, Baggio è il sesto realizzatore del Campionato italiano di tutti i tempi, pur non avendo il talento veneto mai vinto la classifica cannonieri (capocannoniere una volta lo è stato nel 1990/91 in Coppa delle Coppe).

Dalla pagina Wikipedia su Roberto Baggio apprendiamo che in Nazionale conta 56 presenze e 27 gol, che lo collocano al quarto posto tra i realizzatori in maglia azzurra, a pari merito con Alessandro Del Piero. È l’unico calciatore italiano ad aver segnato in tre diverse edizioni dei Campionati del Mondo (1990, 1994 e 1998). È stato vice-campione del Mondo nel 1994 e ha raggiunto il terzo posto ai Mondiali del 1990.

Nel 2002 è stato inserito nel FIFA World Cup Dream Team, selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali.

A livello individuale ha conseguito numerosi riconoscimenti, aggiudicandosi tra l’altro sia il Pallone d’Oro che il Fifa World Player nel 1993.

Il poeta Giovanni Raboni ha scritto il sonetto In lode a Baggio in suo onore.

Nel 2001 Lucio Dalla gli ha dedicato la canzone Baggio Baggio, inserita nell’album Luna Matana.

Venendo alla sua parte di carriera con la maglia della Fiorentina, possiamo dire che il Divin Codino (capacità tecniche e dribbling che hanno pochi eguali nella storia del calcio mondiale) arriva a Firenze all’inizio dell’estate del 1985, a 18 anni, per ben 2,7 miliardi di lire, visto che era già esploso in Serie C1. Ma due giorni prima della firma del contratto arriva il primo grave infortunio della sua carriera (diverse squadre di Serie A erano già su di lui e la Fiorentina decide di acquistarlo nonostante l’improvviso e serio guaio fisico). Tornerà solo nel Febbraio 1986, disputando con la Primavera il Torneo di Viareggio. Nessuna presenza in Serie A in quella stagione ma 5 in Coppa Italia.

Esordisce in Serie A nel Settembre del Campionato successivo, ma 2 giorni dopo arriva un nuovo grave infortunio, una lesione al menisco del ginocchio destro che lo costringe ad una nuova operazione, che gli permette di rientrare soltanto a fine stagione, condita comunque da uno splendido goal su punizione contro il Napoli. In tutto saranno 10 le presenze tra Campionato, Coppa Italia e Coppa Uefa condite da 3 goal.

L’anno dopo l’esplosione (stagione 1987-1988)……..già alla seconda giornata con la vittoria incredibile della Viola 2-0 a San Siro contro il Milan di Sacchi, con goal di Baggio e Diaz (ricordo perfettamente l’occasione, stavo per compiere 7 anni, tornavo da una passeggiata con papà al parco del mio quartiere di Roma, convinti entrambi al ritorno di dover constatare un risultato molto negativo per la Fiorentina, quando invece vedemmo lo 0-2 per noi non potevamo credere ai nostri occhi).

A fine anno saranno 34 presenze (27 in Campionato e 7 in Coppa Italia) e 9 goal (6 in Campionato e 3 in Coppa Italia).

L’anno seguente saranno 41 presenze (31 in Campionato e 10 in Coppa Italia) e 24 goal (15 in Campionato e 9 in Coppa Italia). L’estate successiva tutte le big vogliono Baggio, in primis la Juventus, ma la Fiorentina, nonostante la Proprietà sia tentata, resiste ed il giocatore resta a Firenze.

All’inizio dalla stagione 1989-90 la Fiorentina va in vantaggio clamorosamente al San Paolo di Napoli per 2-0 alla fine del primo tempo, con una doppietta fantastica di di Roberto Baggio (un goal su punizione e l’altra dopo una serpentina per tutto il campo che resterà negli annali del calcio per sempre e che potete ammirare nel video qui sotto).

Assaporo ancora adesso la gioia, sempre vissuta con mio padre (fiorentino di Firenze e scomparso purtroppo 1 anno e mezzo fa), in quella domenica di Settembre, mentre eravamo tra l’altro a casa dei parenti di mio cognato, di origine campana e tifosi del Napoli. Per la cronaca purtroppo il Napoli nel secondo tempo ribaltò completamente risultato, vincendo per 3 a 2.

Alla fine sarà un’altra stagione fantastica per lui con la salvezza della Fiorentina ottenuta però solo all’ultima giornata: saranno 17 i goal con la maglia della Fiorentina in Campionato, 1 in 2 presenze in Coppa Italia ed 1 in 12 presenze in Coppa Uefa, dove la Fiorentina perde in finale con la Juventus, grazie ad un furto tra i più celebri e vergognosi della storia della Juve, targato Soriano Aladren (arbitro spagnolo), che regala ai bianconeri la finale d’andata a Torino, dove Baggio, secondo alcuni con la testa già alla Juventus, fallisce solo davanti al portiere due goal clamorosi.

Poi il trasferimento in bianconero (Firenze si rivolta scendendo in piazza contro i Pontello, diversi feriti, e Baggio viene offeso a Coverciano nel ritiro della Nazionale), nel giorno della cui presentazione rifiuta a e getta a terra una sciarpa bianconera di un tifoso e nella stagione successiva nella gara di Firenze, persa dalla favoritissima Juve per 1 a 0, Baggio si rifiuta di calciare un rigore contro la sua ex squadra, poi fallito dai bianconeri. Ed uscendo dal campo sostituito, tra fischi ed applausi dei tifosi viola, gli viene gettata una sciarpa della Fiorentina, che Baggio raccoglie con grande rispetto, segno che l’amore per Firenze e la Fiorentina resterà vivo ed impresso per sempre nella sua carriera.

Negli anni molte volte sembra avvicinarsi un suo ritorno a Firenze, che però il destino non concretizza mai ed allora per lui dopo i 5 anni alla Juventus, ce ne saranno 2 col Milan, 1 col Bologna, 2 con l’Inter e 4 col Brescia, dove chiuderà la carriera da calciatore, sempre ricca di tanti goal bellissimi, dribbling ubriacanti, assist illuminanti e 2 scudetti consecutivi, con una Coppa Italia ed una Coppa Uefa.

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