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Ecco la verità su Giuseppe Rossi: purtroppo è un infortunio gravissimo

Fiorentina-Juventus 4-2

Giuseppe Rossi

Tutto è cominciato quando Pepito Rossi per poter giocare il Mondiale ha rifiutato l’artroscopia (propostagli dalla stessa equipe di Steadman) a Gennaio, per un intervento di tipo più conservativo, che in pochi mesi l’ha rimesso in piedi, con tantissima fisioterapia grazie al suo amico Luke Bongiorno.

Il tanto impegno per arrivare pronto al Mondiale non è stato ripagato dall’ingratitudine di Prandelli che gli ha preferito giocatori molto meno forti di lui per il Brasile, ma allo stesso modo va scusato l’ex ct della Nazionale, perchè nonostante i test atletici di Rossi erano impeccabili lo scorso Giugno, la fragilità ed instabilità del ginocchio già si cominciava ad intravedere dalle visite in Nazionale, dopo il duro lavoro a cui si era sottoposto Giuseppe Rossi per mesi, appunto per tornare in forma in tempo per il Mondiale.

A quel punto nonostante le mani di velluto utilizzate nella gestione della sua preparazione estiva, Pepito Rossi, subito decisivo nelle prime amichevoli, ha visto il suo ginocchio andare quasi immediatamente in difficoltà con un sovraccarico frequente in situazioni nelle quali si preferiscono le terapie conservative a quelle più risolutive, seppur ben più lunghe. I medici di Firenze, sia nelle visite di Luglio che in quelle immediatamente successive al suo nuovo infortunio, avevano subito consigliato di intervenire chirurgicamente, ma si è tentato nuovamente con riposo e fisioterapie di scongiurare interventi che richiedono tempi di recupero molto lunghi (magari attraverso una nuova gestione sportiva di Rossi, che prevedesse poche gare da fargli disputare nel corso della stagione).

Sebbene Steadman era stato il primo a capire la reale entità del suo infortunio a Gennaio scorso, la Fiorentina avrebbe preferito farlo operare questa volta dal numero 1 in Europa, un inglese considerato superiore ad un ultraottantenne come il medico statunitense, e ad un’equipe che commette anche errori gravi, come quello con Gallinari, cestista della Nba.

Rossi non ha voluto sentire ragioni, ma ora secondo gli esperti non dovrà avere la fretta (comprensibile comunque, perchè non gioca in maniera continuativa ormai da anni) dello scorso anno, e così anche i comunicati molto evasivi della Fiorentina fanno suggerire che la calma dovrà farla da padrona.

Niente frenesie stavolta, per non tornare a sovraccaricare il ginocchio, e tempi di recupero non ancora pronosticabili, che se però stavolta non verranno accettati in pieno, potrebbero far terminare sul serio la carriera a forse il giocatore italiano più forte di oggi.

 

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