Batistuta, Balotelli o Ibrahimovic ed Antognoni. Ecco i nomi da cui ripartire per la prossima stagione.
C’è una foto che ha fatto il giro dell’Internet viola. Commisso ai piedi della Fiesole, la sciarpa della Fiorentina in mano, un raggio di sole che lo illumina, divino, provvidenziale, proprio sulla testa. Le letture mistiche e religiose non si sono fatte attendere. È forse lui il Messia, il Profeta chiamato a risollevare le sorti della squadra toscana? È lui l’erede voluto dal cielo, dal destino, dalla storia? A guardare questa foto sembrerebbe proprio di sì.
Ma nel calcio bisogna essere realisti, razionali. E pure facendo appello alla mente ed alla ragione, la sostanza non cambia. Perché le prime mosse e le prime parole dell’italo-americano fanno propendere in maniera pesante ad un restyling forte, ad un progetto di grandezza preciso.
Non potrebbe essere altrimenti nella testa di chi la fama, il successo, se l’è costruita passo dopo passo, contro tutto e tutti. Un immigrato, un povero, un figlio di un falegname, che diventa, grazie a perseveranza, passione ed impegno, leader di comunicazioni e calcio. Così le prime mosse di Commisso alla Fiorentina sono studiate e ponderate con cura. Per spiccare il volo. La prima scelta è infatti quella di confermare l’Aeroplanino Vincenzo Montella sulla panchina della Viola. Lo annunciato direttamente da Times Square, la piazza simbolo di New York, da dove inizia il nuovo ciclo. Strette di mano, scherzi, sorrisi. Battute: ‘Quanto costa? Non ti preoccupare, ai soldi ci penso io’.
Perché la Fiorentina, come ovvio che sia, andrà incontro ad una rivoluzione anche tattica e tecnica. I nomi dell’ultima ora sono quelli di: Bennacer, giovane Pizarro dell’Empoli, e di Viviano. Nomi che magari non faranno drizzare i capelli o venire la pelle d’oca, ma che sono funzionali al progetto che Daniele Pradè, altro tassello nuovo del progetto Commisso, vuole allestire. Poi, certo, i sogni restano. E uno dei più grandi porta proprio in America e risponde al nome di Zlatan Ibrahimovic. Commisso ha pensato a lui come colpo per presentarsi alla piazza: lo svedese vuole giocare fino a 40 anni, prende 5 milioni di euro a stagione (che sarebbero spalmati su più anni in Italia) e ha ancora una carica e un fascino assurdo. Oppure a Mario Balotelli, tanto che chi all’aeroporto di Firenze gli chiedeva di non acquistarlo perchè è una testa calda ha risposto: ‘Basta raddrizzargliela‘.
Ma il futuro, si sa, si costruisce anche ponendo le radici nel passato. Per questo il nuovo presidente ha chiamato un giocatore che è rimasto nel cuore di tutti i tifosi della Fiorentina: Gabriel Omar Batistuta. ‘Ho parlato con Rocco Commisso, ci siamo conosciuti ed è finita lì. Sicuramente ci rivedremo ma io vivo in Argentina, bisogna parlare per capire cosa dovrei fare – ha spiegato il Re Leone – È già una bella cosa che mi abbiano chiamato, cosa che non era mai capitato prima. Se mi dovessero chiedere di collaborare vorrei essere utile, altrimenti seguirò la squadra come ho sempre fatto’. Insieme a Batigol, nella dirigenza viola sarà potenziato il ruolo di Giancarlo Antognoni.
Si parte da qui, per scalare la Serie A. Anche se, curiosando sulle quote scommesse della stagione 2019/2020, la Fiorentina Campione d’Italia è bancata ad un clamoroso 101.00, contro l’1.45 della Juventus, il 6.50 del Napoli o il 5.00 dell’Inter. Ma i sogni non guardano i numeri. E allora quasi quasi…
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