
Fiorentina
Tutti a parlare di stagione fallimentare, di capri espiatori o di colpevoli, ma alla fine la Fiorentina farà anche quest’anno gli stessi punti della scorsa stagione e di quella ancora precedente con Montella in panchina, quando la rosa aveva un monte ingaggi superiore addirittura di oltre il 30% rispetto a quello di oggi, e con adesso 47 milioni di più in cassa, frutto del mercato degli ultimi 2 anni e mezzo.
Certo l’ulteriore spaccamento tra le prime 8 e le restanti squadre del nostro Campionato non porterà stavolta la Fiorentina al 4′ o 5′ posto, ma di fronte ad una situazione in cui tutti, tifosi e giornalisti, davano la stagione della Fiorentina già terminata alla fine di Febbraio subito dopo l’eliminazione dall’Europa League, il ruolino di marcia successivo della squadra viola si è dimostrato invece di assoluto rispetto. Al netto del 2-2 interno col Torino condizionato da errori arbitrali e dalla stanchezza fisica e mentale post eliminazione (con la contestazione in atto allo stadio), senza più l’obbligo delle 2 gare a settimana (ed è questo un fattore decisivo della rinascita) la Fiorentina ha prima pareggiato a Bergamo contro la squadra rivelazione di tutto l’anno, l’Atalanta di Gasperini, giocando tra l’altro meglio dei suoi avversari, poi ha fatto 3 vittorie consecutive, prima del pari a Genova contro una Sampdoria reduce dal trionfo di San Siro, poi l’unica nota negativa con la sconfitta interna contro l’Empoli, anch’essa però condizionata in maniera decisiva dai torti arbitrali subiti dai viola, fino alla vittoria 5-4 contro l’Inter nella quale i primi 30 minuti della ripresa sono stati i migliori di tutta la stagione (4 goal segnati senza subirne in meno di mezz’ora, che sarebbero potuti essere 5 senza l’errore dal dischetto di Bernardeschi). Perchè tutto questo? Sotto 2-1 con l’Inter, senza obiettivi di classifica a quel punto e con un rigore appena sbagliato alle spalle, fare 4 goal in 15 minuti è sintomo davvero di giocatori seri e di spogliatoio unito (l’abbraccio che Astori va a dare in panchina a Bernardeschi dopo il suo goal è eloquente!).
E’ questa la forza della Fiorentina di oggi, nonostante mister e mezza rosa siano già sicuri di partire, si vuole dare il massimo con estrema serietà fino al termine della stagione, sebbene in situazioni analoghe spesso qui (nell’ultimo anno di Prandelli ad esempio) e altrove invece ci si sia trascinati alla fine di un ciclo senza nessuna tensione agonistica.
In particolare la squadra, sia i giocatori che resteranno che quelli che partiranno, sia quelli che giocano sempre che quelli che lo fanno molto di rado, continua a riconoscere l’autorevolezza delle scelte di Sousa, contestate invece da stampa e tifoseria, ed il tecnico portoghese con intelligenza ha tolto tensione alle gambe ed alla testa dei calciatori non parlando più di obiettivi e concedendo delle pause e dei giorni di riposo importanti tra una partita e l’altra ai suoi ragazzi.
Basterà tutto questo per completare la rimonta? Non lo so, ma intanto è comunque una bella risposta ai tanti sentenziatori dei social network, buoni solo a criticare!
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