Sinisa Mihajlovic non vuole dimettersi dalla Fiorentina, ed a noi viene istintivo da commentare: “E ti credo!”. Ma se i risultati continueranno a restare negativi, e la sua spacconeria non inizierà ad essere “giustificata” dalle vittorie della squadra, dovrà per forza essere allontanato, dal momento che la rosa a disposizione, è comunque da posizioni stabili nella prima metà della classifica.
Riportiamo alcune parole dell’intervista al mister viola, pubblicata dal “Corriere della Sera“:
“Italia–Serbia è un po’ il mio derby. Quasi metà della mia vita l’ho passata qui, ma non dimentico le mie radici. Un giorno penso che potrei allenare la nazionale del mio paese: è un desiderio ma lo sento anche come un dovere. Domani andrò a Marassi e molto dipenderà da noi. La Serbia è una squadra matta come la Fiorentina.
I giovani? L’Italia è schiava del risultato, alla seconda sconfitta un allenatore è costretto a mandare in campo i vecchi, altrimenti rischia la panchina. In Serbia i ragazzi maturano alla svelta perché non hanno un padre che li mantiene. Vivono sul filo: o giocano a calcio o rischiano di non mettere insieme il pranzo con la cena…
La Fiorentina? E’ un problema di testa, non più di gambe. Contro il Palermo abbiamo sbagliato il primo tempo e siamo rientrati in partita nel secondo. Lo confesso: mi aspettavo un inizio migliore, ma non ho perso fiducia. Ai tifosi dico: siamo in debito con voi. Loro eccezionali e la Fiorentina, per adesso, non è alla loro altezza.
Firenze? Ho girato tante città, ma questa è la migliore, perfetta per me e la mia famiglia. Spero di restare a lungo.
La proprietà? Andrea Della Valle è una persona appassionata, seria, non invadente, non fa pressioni di alcun tipo. E’ perfetta, come proprietà, speriamo di vincere anche per Diego e Andrea.
Rischio esonero? So come gira il mondo, è più facile sostituire una persona che undici. Ho la coscienza pulita, lavoro con passione e in allenamento metto il massimo impegno, attorno a me avverto davvero fiducia. Ma se dovessero mandarmi via, dovrei accettarlo. Il Trap lo diceva sempre: ci sono allenatori esonerati ed altri che lo saranno. Di sicuro non darò mai le dimissioni“.
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